Le azioni giudiziarie
contro "il Casalese"

Interpellato da Iustitia nel dicembre scorso Stefano Montone, legale di Nicola Cosentino, sulle reazioni del deputato casertano alla pubblicazione del ‘Casalese’ dichiarò: “il libro è aspro, ma l’onorevole Cosentino ha deciso di non rilasciare alcun commento, se non nelle sedi proprie”. Da allora sono trascorsi quattro mesi e Nicola Cosentino ha continuato lungo la strada del silenzio. Strada diversa hanno invece scelto i fratelli Giovanni e Palmiro, che hanno avviato azioni giudiziarie, così come Alberto Corbello, collaboratore del senatore Pdl Pasquale Giuliano.
Queste, al momento, le azioni giudiziarie promosse contro ‘il Casalese’.  
La prima. Alberto Corbello ha citato l’editore Pietro Valente e uno degli autori, Arnaldo Capezzuto, a comparire il 28 maggio 2012 davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (sezione distaccata di Aversa) chiedendo un risarcimento dei danni per diffamazione a mezzo stampa.
La seconda. Palmiro Cosentino ha depositato il 23 dicembre alla procura della Repubblica di Napoli una denuncia querela contro l’editore e un altro degli autori, Massimiliano Amato, chiedendo la "adozione di adeguate misure cautelari"
Giovanni Cosentino (in veste anche di amministratore di "Aversana Petroli" e "IP Service") ha citato l’editore e lo stampatore con un ricorso d’urgenza (ex articolo 700 del codice di procedura civile) per chiedere "il ritiro dal commercio e la distruzione delle copie del libro”, nonché 1.200.000,00 euro di risarcimento (di cui un milione per danni morali, materiali e patrimoniali, e 200.000 per riparazione pecuniaria). L’udienza è stata fissata per il prossimo 5 aprile davanti al giudice Anna Giorgia Carbone.